Smoking sciancrato, papillon nero e pochette bianca. Così è identificato il personaggio di James Bond. Già nel primo film dedicato a 007 la moda era protagonista: per tutti gli anni Sessanta, infatti, è stato il sarto di Savile Row Anthony Sinclair a definire lo stile dell’agente segreto più famoso di sempre. In realtà, Ian Fleming ne aveva già fatto un ritratto molto preciso nei suoi libri. Sempre in viaggio con una valigia Revelation di cinghiale usata con all’interno un abito da sera sartoriale e un completo pied de poule bianco e nero ideale per le giornate in campagna. Scarpe da golf Saxon, qualche camicia bianca di seta e altre azzurro scuro, da indossare nel tempo libero. Senza dimenticare quella da notte, rigorosamente bianca, che il personaggio preferisce al pigiama maschile. Ogni capo senza iniziali né etichette, perché anche lo stile deve essere segreto.
A distanza di anni dalla pubblicazione del primo romanzo, lo stile classico e mai banale di James Bond incontra lo streetwear con il brand di moda Throwback, fondato da Pasquale D’Avino, che ha siglato una partnership con la EON Productions, società che detiene i diritti di 007 James Bond.
“Tutto è nato dalla fortuna di esporre i nostri capi da Selfridges uno dei più importanti store al mondo, a Oxford Street a Londra. La EON Production ci ha notato e ci ha contattato proponendoci una collaborazione”, racconta D’Avino. Dopo un anno di trattative con il dipartimento americano, è stato siglato un accordo che prevede una capsule collection di momenti dedicati al più famoso agente segreto del mondo con l’artista digitale italiano Gianpiero D’Alessandro che reinterpreta le classiche immagini dall’archivio di 007 per una serie di T-shirt e felpe. La capsule contiene scene del dietro le quinte dai film Dr. No (1962), Moonraker (1979), GoldenEye (1995) e Tomorrow NeverDies (1997). Sul retro di ogni pezzo ci sono aneddoti riguardo alla produzione che forniscono ulteriori informazioni sull’universo di 007. “Ad oggi abbiamo prodotto una collezione composta da 10 stampe esclusive a marchio 007 James Bond proprio in vista del nuovo film, ma a causa del Covid, che ne ha ritardato l’uscita, abbiamo deciso di prolungare il contratto di licenza aggiungendo giubbini, giacche, pantaloni e accessori iconici”, afferma Pasquale D’Avino che, grazie alla sua idea, è stato annoverato nella classifica di Forbes tra i 100 Under 30 nella categoria Art & Style.
A tre anni dalla nascita, oltre all’accordo con EON Production, Trowback ha raggiunto anche altri traguardi come le collaborazioni con: Superga, Casio Watches, e lo storico brand di cravatte E. Marinella. La scalata è stata possibile grazie a un team di 11 collaboratori (tra 18 e 45 anni, italiani e stranieri) e al talento di Pasquale D’Avino.
Napoletano, classe 1991, cresciuto a Cercola, una cittadina ai piedi del Vesuvio, D’Avino si laurea in legge ma comprende subito che il mondo legale non è il suo futuro. Nel 2018 fonda Throwback con il supporto dell’artista Gianpiero D’Alessandro (celebri le sue precedenti collaborazioni con Snoop Dogg e quella attuale con Justin Bieber). L’idea alla base del progetto è rendere omaggio, attraverso arte, tecnologia di stampa e made in Italy, alle icone del passato, puntando sul potere dei ricordi e della nostalgia.
Uno dei punti di forza del marchio risiede nella qualità elevatissima della distribuzione: “Siamo riusciti ad avere spazi o corner in negozi come Selfridges e Luisaviaroma, dove spesso trovano barriere molto alte all’entrata anche i grandi colossi della moda. Questo testimonia l’importante lavoro che c’è alla base delle relazioni personali e della cura del prodotto. E questo, senza dubbio, è uno dei segreti dell’attuale successo di Throwback”, aggiunge l’ingegner Enrico Vascello, COO dell’azienda.
I capi sono esportati in Uk, Germania, Svizzera, Spagna, Olanda, Germania, Svizzera, Olanda, Svezia, Israele ed Emirati Arabi.
Simone Lucci
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